Storia ed Origini dei Fantasy Sport

Fantasy Sports, le origini.

Il Fantasy sport è un gioco di simulazione, che sta prendendo velocemente piede anche in Italia, dove i partecipanti costruiscono squadre virtuali composte da giocatori reali di sport professionistici, dal calcio al basket, dal volley al baseball, alla formula uno.

Queste squadre virtuali competono in un campionato dove ottengono punteggi calcolati in base alle reali prestazioni dei giocatori professionisti. I partecipanti partono da un budget che è uguale per tutti, acquistano i propri giocatori e schierano le proprie formazioni cercando di ottenere il punteggio più elevato.

Le prime versioni di questi di giochi virtuali, risalgono addirittura al periodo immediatamente successivo alla seconda Guerra Mondiale, il primo sport reale, tradotto in termini “Fantasy” è stato il Golf, seguito nei primi anni 60 dal Football americano, a tutt’oggi quello più diffuso al mondo, seguito a sua volta dal Baseball. Negli anni 80 sono state addirittura pubblicate riviste espressamente dedicate ai Fantasy Sports contenenti le statistiche per calcolare i risultati delle proprie squadre, e i partecipanti sono stati sempre in costante aumento raggiungendo cifre a sei zeri all’inizio degli anni 90.

Con l’avvento di internet a metà anni 90 la diffusione dei Fantasy Sports ebbe un boom incredibile con siti dedicati ai risultati, alle classifiche, a schede di ogni singolo giocatore reale, con le relative prestazioni per sapere se e quante volte si è infortunato, se è stato squalificato, insomma un business da svariati milioni di dollari e circa 30 milioni di giocatori maggiorenni certificati in America alla fine degli anni 90.

Per avere un’idea delle dimensioni di questa industria è stata fatta nel maggio 2015 una ricerca dall’azienda australiana IBISWorld che riporta dati impressionanti: il business dei Fantasy Sports è in America un’industria da 2 miliardi di dollari, che cresce del 10% circa ogni anno ed impiega circa 5.000 persone distribuite in 300 compagnie. Nel settembre 2015 l’associazione ufficiale del commercio di Fantasy Sports comunica che circa 57 milioni di persone han giocato durante il solo anno 2015, nello specifico, la maggior parte di questi giocatori sono adolescenti maschi, leggermente di meno gli adulti e in piccola percentuale le femmine.

E’ un dato di fatto poi che i fan dei Fantasy Sports iniziano a seguire assiduamente le partite delle squadre dei loro giocatori reali, molto più di un fan di una singola squadra, da qui ne deriva che diventano non solo, i destinatari prediletti delle campagne pubblicitarie ma incrementano anche tutto il business relativo ai canali sportivi ufficiali.

A questo punto vi starete chiedendo se per vincere serve fortuna o abilità… per definizione un Fantasy sports richiede molta abilità, partendo da una base uguale per tutti, bisogna scegliere la squadra migliore, con un attenzione particolare al lungo termine, e valutare attentamente di volta in volta la scelta della formazione da “schierare”.

Fantacalcio

Tutti voi avrete giocato almeno una volta sui banchi di scuola al Fantacalcio, ma forse non tutti sapete che in Italia è stato introdotto nel 1990 da Riccardo Albini, che ispirandosi al Fantasy Baseball americano, ne pubblica il regolamento tramite Edizioni Studio Vit, coadiuvato da Alberto Rossetti e Diego Antonelli. “Fantacalcio” oggi è un marchio registrato dal gruppo Editoriale L’Espresso, ma vi sono decine di varianti con altri nomi sia a livello editoriale sia sul web.

Per quei pochi che non sanno come funziona, possiamo riassumere così: lo scopo è quello di guidare una fantasquadra, formata da veri calciatori delle squadre del campionato italiano, alla vittoria del fantascudetto. L’esito delle partite si basa, come già detto, sulle reali prestazioni degli 11 giocatori schierati.

Esistono, per ora, tre versioni del gioco, Il Fantacalcio Italiano, dove ogni lega è costituita da un numero variante di partecipanti, dai 4 ai 10, perché giocando in più di 10 si rischia di non avere a disposizione abbastanza giocatori per schierare gli 11 titolari.

La rosa di ogni squadra è di 25 elementi, suddivisi tra 3 portieri, 8 difensori, 8 centrocampisti, 6 attaccanti. Normalmente come moduli di gioco sono ammessi il 4-4-2, 4-3-3, 4-5-1, 5-3-2, 5-4-1, 6-3-1, ovviamente, ma non ad ogni costo, se si schierano più attaccanti si ha più possibilità di segnare, ed ogni gol porta preziosi punti bonus per il conteggio finale.

Questo conteggio è dato dalla somma dei voti assegnati in pagella dai vari quotidiani sportivi, Gazzetta dello Sport in primis, ma anche Corriere dello Sport e da vari bonus o malus, in base a situazioni come rigori parati, rigori segnati, assist, gol vittoria, ammonizioni, espulsioni, autoreti o rigori sbagliati. Abbiamo poi una tabella di conversione divisa in range, dove da un certo totale ad un altro si assegna 1 gol alla fantasquadra, oppure 2,3,4 e via dicendo.

Vi è poi il Fantacalcio Inglese, con alcune differenze, tra le quali: una rosa di calciatori decisamente più ridotta, ovvero 15 in totale, (2 portieri, 5 difensori, 5 centrocampisti, 3 attaccanti) e un diverso conteggio dei bonus/malus, con altre variabili aggiuntive, tipo quanto tempo ha giocato il calciatore in quel match, o punti ulteriori se la squadra non ha preso reti.

Infine resta la variante svizzera, che si basa sul maggiore campionato svizzero, anche qui piccole differenze sulla rosa dei giocatori acquistabili, 23 in totale, e sui bonus, molto più generosi dei precedenti, in caso di gol, rigori parati ecc.ecc.

Concludendo, i Fantasy Sports, pur essendo “solo” simulazioni, ricreano in un certo modo l’esperienza reale di uno sport, e permettono ai partecipanti di vivere un gioco molto affascinante e coinvolgente.

Fantasy Sport