I Daily Fantasy Sport (noti anche con il loro acronimo DFS) sono una sottocategoria dei Fantasy Sport, e come questi prevedono la competizione tra più partecipanti. Ognuno di loro schiererà squadre composte da atleti professionisti per ottenere il massimo dei punti grazie alle prestazioni dei loro beniamini.
La differenza fondamentale tra questi e i Fantasy tradizionali sta nella durata, che va da un giorno fino al massimo di una settimana. Questa variante “accelerata” è di solito strutturata come un concorso dove si paga una quota d’iscrizione per partecipare e si vince un montepremi.
La somma delle quote di iscrizione, meno una percentuale che va a compensare l’organizzatore, compone il montepremi finale, che viene assegnato in base alle performance complessive di ogni squadra schierata.
I Daily Fantasy Sports stanno avendo un boom enorme, perché non tutti i giocatori sono disposti ad attendere la fine della stagione per sapere se hanno vinto o no. Quindi maggior adrenalina e una più alta frequenza di vincite sono i motivi per i quali l’industria di questi giochi sta assumendo proporzioni di tutto rispetto.
Si stima, infatti, che le prime due aziende che operano in questo settore negli Stati Uniti (FanDuel con sede a New York ma fondata a Edimburgo e DraftKings con sede a Boston) abbiano un valore stimato di oltre 1 miliardo di dollari e controllino il 95% del mercato dei DFS degli States.
I Daily Fantasy Games possono essere classificati come una forma di scommesse sportive perché i vari giocatori fanno una sorta di scommessa sulle prestazioni dei singoli atleti (invece che su quelle della squadra in generale).
Come giocare
Tipologie di tornei nei DFS
Con una diffusione in continua crescita il mondo dei daily fantasy sport presenta tutta una serie di competizioni tra le quali poter scegliere per divertirsi e cercare di vincere. Ecco le più importanti:
Head to head, un tipo di torneo in cui si sfidano due persone, una contro l’altra, nel tentativo di fare più punti possibile. La forbice di buy-in (ovvero l’importo che bisogna pagare per prendere parte a questo torneo) è particolarmente ampia e va da pochi euro fino anche a 10.000 ed oltre, con possibilità di vittoria di oltre 20.000 euro.
50/50, un tipo di torneo in cui vincono la metà dei giocatori, quelli che si trovano nella parte alta della classifica. Si gioca in gruppi di 4, 8, 10, 20, 30, 50 o 100 persone, per il massimo divertimento. La scelta della strategia di gioco deve essere curata in maniera tale da non puntare ad arrivare primo, bensì semplicemente nella prima metà. Sia questo torneo, che quello head to head, rientrano nella tipologia nota come “cash game”. Solitamente si vince il doppio del buy-in.
Freezout. E’ un torneo in cui il montepremi da dividere tra i giocatori è deciso prima della partenza ed è pagato in maniera verticale, con il primo giocatore che guadagna di più rispetto al secondo, il quale a sua volta guadagna di più rispetto al terzo e così via.
Tornei satellite. Un po’ come nel poker, questi tornei hanno l’unico obiettivo di permettere al vincitore, o ad un certo numero di vincitori, di prendere parte a tornei più grandi ed importanti. Potremmo paragonarli al torneo di qualificazione al mondiale di calcio, al quale arrivano solo le migliori squadre.
Moltiplicatori. Si tratta di tornei molto simili al 50/50 già visti in precedenza, che però hanno un moltiplicatore superiore a 2x (minimo 3x e massimo 10x). Questo significa che si vincono somme superiori rispetto al doppio del buy-in.
Tornei GPP. Acronimo di Guaranteed Prize Pool) sono tornei in cui c’è una somma minima garantita per i vincitori. Di solito portano a casa il premio (più alta rispetto ai cash games), i primi 20 giocatori su 100. Il montepremi è stabilito in anticipo e anche se ci sono meno iscritti rispetto al necessario, la somma (in inglese “prize pool”) da ripartire tra i vincitori viene coperta dall’organizzatore del torneo.
Gestione del bankroll nei DFS
Come in tutte le scommesse, la gestione del denaro da investire è fondamentale per la massimizzazione del ritorno economico. I segreti per vincere in questi giochi sono fondamentalmente due: costruire formazioni eccellenti e gestire in maniera ottimale il bankroll, ovvero la quantità di denaro che si è disposti a spendere per il gioco.
Bisogna innanzitutto capire il piano per poterlo gestire. La coerenza è la chiave per avere successo e questa “regola” ci dice che bisogna decidere una percentuale fissa di denaro da giocare ogni giorno (o, comunque, ogni volta che si gioca a questo gioco).
In secondo luogo, bisogna fare in modo che il bankroll mitighi la volatilità dei DFS, in parole povere, nessuno vince sempre, quindi dobbiamo gestire correttamente il nostro denaro per superare con agilità anche quei momenti in cui si accumula più di una sconfitta consecutiva.
La percentuale standard che si dovrebbe giocare di volta in volta dipende da molte variabili. Per la maggior parte dei giocatori va dall’1% al 10%. Tale valore può essere regolato sulla base dello sport, del tipo di gioco che si fa e delle preferenze personali.
Ad esempio, se si sta prendere parte alla variante di torneo con “montepremi garantito” (GPP) bisognerebbe giocare una percentuale inferiore. Questa tipologia di gioco, infatti, ha una volatilità maggiore e anche i migliori giocatori avranno una serie di giornate in cui finiranno per non vincere assolutamente nulla.
Se invece si è più propensi a prender parte ai cash games allora si potrebbe alzare la posta in gioco.Il consiglio è quello di stabilire una percentuale giornaliera del bankroll da giocare e rispettare, qualunque cosa succeda.
Uno dei motivi per cui la gestione di queste somme è difficile da attuare, è il fatto che la maggior parte delle persone vuole vincere tanto in un solo giorno, rischiando quindi più del necessario. Questo è un approccio totalmente errato per questa tipologia di giochi, perché farà perdere con ogni probabilità tutto il denaro investito.
Ulteriori approfondimenti sulla questione nell’apposito articolo sulla “Gestione del bankroll nei DFS“.
